La tutela dei diritti dei minori. Strategie...
La politica per l’infanzia si sviluppa principalmente attraverso una politica generale attenta alle esigenze di sviluppo di tutti gli uomini e della comunità nel suo insieme.
Un'effettiva politica dell'infanzia non può non svilupparsi se si affrontano solo le situazioni di emergenza nel momento in cui i problemi esplodono cercando interventi tampone ovvero assumendo singole iniziative estemporanee fuori di un’organica visione dei problemi di fondo e senza un’adeguata conoscenza globale della reale condizione dell’infanzia e dell’adolescenza. Una strategia adeguata esige non solo una documentazione sicura della condizione di vita del pianeta infanzia.
Occorre che le leggi in favore dei soggetti in formazione possano, attraverso la predisposizione di strumenti adeguati di applicazione, realmente incidere nella realtà; che l’attività legislativa sia coniugata con una prassi amministrativa attenta alle esigenze del soggetto in formazione e rispettosa della sua personalità e dei suoi interessi; che si sviluppino sul territorio iniziative non solo per la tutela ma anche per la promozione dei soggetti di età minore attraverso una mobilitazione sia delle risorse istituzionali che di quelle del privato sociale rese capaci di collaborare attivamente; che si faciliti la partecipazione alla vita comunitaria del cittadino di età minore per superare la sua sostanziale emarginazione.
Predisporre condizioni per consentire che, per tutti, il complesso percorso di crescita non sia ostacolato ma facilitato. Il che implica costruire una comunità che sia veramente educante e che sappia aiutare il fanciullo a costruire la sua personalità nello spirito degli ideali proclamati nello Statuto delle Nazioni Unite ed in particolare nello spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di eguaglianza e di solidarietà (preambolo della Convenzione). Questa funzione educativa non può essere delegata solo alla famiglia o alla scuola: tutte le agenzie di formazione, anche quelle informali, devono sentirsi responsabili di questa funzione; tutti gli adulti che, professionalmente o non, hanno contatti con soggetti in età evolutiva, devono farsi carico del compito di agevolare l’itinerario maturativo di coloro che si affacciano alla vita. E la politica deve stimolare questo impegno.
estratto da "I DIRITTI ATTUATI. Secondo rapporto del Governo italiano sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo" novembre 1998, Pianeta Infanzia, Istituto Innocenti, Firenze

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