lunedì 23 aprile 2012

dal pensiero di Raymond Lorenzo

esperto in attività di Progettazione Partecipata rivolte ai bambini


"Le qualità (o non qualità) ambientali, sociali ed architettoniche degli spazi e delle situazioni urbane contemporanee hanno effetti rilevanti non soltanto sulle esperienze, percezioni e benessere attuali dei bambini e delle bambine ma, soprattutto, influiscono sul loro sviluppo futuro dal punto di vista fisiologico, psico-sociale e culturale.
E' palese che la qualità dell’ambiente urbano è una questione di fondamentale importanza per il benessere attuale e per lo sviluppo futuro dei bambini. Dunque, i bambini e le bambine sono di diritto soggetti da interpellare in quei processi che vanno a incidere sullo stato dell'ambiente urbano.
Il Piano Regolatore Generale, per esempio, è senza dubbio tra i più incisivi di questi processi in quanto guida per molti anni le scelte qualitative e quantitative e individua le funzioni e i luoghi sia per le generazioni attuali che per quelle future. Nella stesura del PRG e dei progetti attuativi da esso derivanti, una città deve trovare il modo di coinvolgere anche i più piccoli cittadini, cogliendo l'opportunità di rendersi più amica dei bambini e di tutti.
Si potrebbe far disegnare ai bambini delle Mappe Affettive, come strumento per valutare i luoghi di vita: il più bello, il più brutto, dove portare un amico che viene da un'altra città, il più pericoloso, quello che mi incuriosisce, e così via.
Questo è uno dei modi per dare voce ai più piccoli e per accogliere in modo costruttivo le loro proposte."






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