venerdì 8 giugno 2012


INVISIBILI SAPIENZE


"Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.  

Perché sei un essere speciale, 

ed io avrò cura di te." 




L'identità del bambino si costruisce con le cure quotidiane.
Nelle società odierne andrebbe riscoperta un'etica della cura come principio di civiltà, come sapienza emozionale che matura in segreto, in silenzio.
L'esperienza della cura si sviluppa nel contatto e, se pensiamo che l'intelligenza del bambino è senso-motoria, si comprende bene l'importanza delle stimolazioni corporee durante i primi anni di vita, le quali chiamano in causa tutti e cinque i sensi. Inoltre, un corpo sano è un buon contenitore per una mente serena, per coltivare l'intelligenza emotiva in quel piccolo corpo che vive di sensazioni.
Il modo in cui il bambino percepisce il proprio corpo dipende da come gli viene presentato, dal modo in cui l'adulto glielo fa conoscere, sperimentare. Tutto ciò avviene durante le cure quotidiane: poppata, bagnetto, vestizione, e così via. E il bambino risponde a questi gesti, rendendosi partecipe a modo suo.
Per sintonizzarsi con i piccoli basta utilizzare il loro linguaggio, il linguaggio del corpo, il linguaggio del tatto, il linguaggio dello sguardo.
A volte, il saper fare dell'adulto, nella relazione con il bambino piccolo, si incarna semplicemente nelle mani.







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